
App contro lo spreco: le mie preferite
Quando lo shopping diventa mindful
Shopping è una parola che di solito associamo a delle immagini alla Sex and the City: gruppi di donne che si destreggiano tra decine di borse firmate che contengono altre borse firmate, più o meno. Shopping sfrenato, compulsivo, intensivo. A chi non è capitato di dire: “Ho bisogno di fare shopping per tirarmi su di morale!”? Quante volte abbiamo scambiato i nostri soldi -quindi il nostro tempo- con degli oggetti, per poi sentirci più vuoti di prima?
Per fortuna, lo shopping può essere mindful, consapevole, etico. Esiste un modo di acquistare che può davvero farci sentire meglio (almeno un pochino). Perchè è chiaro che una borsa nuova non ricompone un cuore spezzato, eh.
Tuttavia, è vero che “ogni volta che spendi dei soldi, stai esprimendo il tuo voto per il tipo di mondo in cui vuoi vivere“. E’ qualcosa in cui credo sinceramente, perchè la domanda può generare l’offerta. Non è sempre così, purtroppo: troppo spesso accade il contrario. Ma possiamo dare il nostro piccolo contributo, con il nostro tempo e i nostri soldi.

Possiamo sempre scegliere da che parte stare. E poi diciamocelo: quando c’è la consegna a domicilio è ancora più facile.
Per queste ragioni ho deciso di fare una raccolta delle mie app contro lo spreco preferite: perchè non so voi, ma io voglio un mondo più giusto e sono determinata a combattere per questo, un cetriolo storto alla volta.
Too Good To Go
Vi siete mai chiesti dove va a finire il cibo invenduto a fine giornata? Dalla GDO al panificio sotto casa, quando rimane sullo scaffale un prodotto vicino alla data di scadenza, il rischio è che finisca in discarica o nell’inceneritore: e se la scienza non mi inganna, in natura nulla si crea e nulla di distrugge, ma tutto si trasforma: in sostanze tossiche che inquinano la falda acquifera, ad esempio. Se volete conoscere i numeri di tutto ciò, leggete QUI.
La prima app contro lo spreco di cui vi parlo oggi è Too Good To Go (tradotto “troppo buono per essere buttato”), che si occupa di creare una rete di negozi, ristoranti, bar, che si impegnano a non sprecare il cibo che rimane invenduto, mettendolo in vendita ad un prezzo inferiore. Sulla piattaforma infatti è possibile acquistare delle “magic box” a sorpresa, che contengono prodotti freschi e ancora buonissimi. Vi consiglio di fare un giretto sul loro sito, dove troverete tante informazioni davvero interessanti.

Babaco Market
Babaco Market ha centrato in pieno la mia passione per gli ortaggi curiosi, o “fuori dall’ordinario”. Avete presente i peperoni a forma di cuore, le melanzane con il naso, le mini angurie, le carote che sembrano mazze da baseball? Ecco, saprete anche che di solito rimangono invendute proprio a causa delle loro forme bislacche. Per fortuna dove molti vedono dei difetti, altri vedono bellezza (e bontà), ed è questo il caso di Babaco. Si tratta di una startup milanese che si occupa di portarti sulla porta di casa ortaggi e frutta fuori misura o con piccoli difetti estetici, ma dal gusto e dalle proprietà intatte. E’ possibile scegliere la quantità di frutta e verdura che desideriamo e la frequenza -settimanale o bisettimanale. Su ogni box troverete il QR code che vi dice tutto sui prodotti e sugli agricoltori, che sono sempre Prodotti locali, IGP, DOP e presidi Slow Food.
Depop
In questi giorni si è parlato molto di Depop e della sua acquisizione da parte di Etsy. La startup da un miliardo di dollari è nata in Italia, e per chi non la conosce è lo scrigno del tesoro del secondhand e del vintage. Il concetto è semplice: privati che vendono ad altri privati gli abiti che non indossano più. Questa app contro lo spreco è un portale per uscire dall’orbita dello shopping da fast fashion e scovare delle vere chicche tra i guardaroba di 30 milioni di utenti. Inutile che vi dica che la fashion industry è la seconda causa di inquinamento a livello globale, e che dobbiamo seriamente ripensare alle nostre abitudini.

Humana Vintage
Evitare lo spreco di abiti non è solo una questione ambientale, ma anche sociale e umanitaria. HUMANA People to People Italia è un’organizzazione umanitaria, politicamente indipendente e laica, nata nel 1998 per sostenere progetti di sviluppo nel Sud del mondo. Humana Vintage raccoglie capi d’abbigliamento vintage, ed il ricavato delle vendite viene devoluto appunto per sostenere progetti solidali.
Queste sono alcune delle app contro lo spreco che voglio supportare, perchè mi da grande soddisfazione sapere di aver agito consapevolmente, di aver dato valore non solo all’oggetto o al cibo che ho davanti, ma anche ad una visione del mondo più etica e umana.
Infine, non dimentichiamo che questo circuito, questa rete che possiamo creare e supportare, passa anche per la vita reale, fuori dalle app e dai market online: ad esempio dai mercatini dell’usato, dalla solidarietà tra persone, dallo scambio, dal supporto economico (attraverso l’acquisto) e non (attraverso il passaparola) che possiamo dare ad artigiani, aziende agricole e piccole realtà vicine a noi.
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Appassionata di cucito e arti tessili, aspirante minimalista. Mi piace fare le cose a modo mio…possibilmente a mano!
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