
Guardaroba capsula per negati
Diciamolo pure: almeno una volta nella vita abbiamo pensato tutti che questa cosa del guardaroba capsula è una cagata pazzesca.
Se ne parla un po’ dappertutto e un po’ da nessuna parte: cos’è questo benedetto guardaroba capsula e perchè ci intriga?
E soprattutto perchè ci sembra impossibile vivere con 30 (o meno) capi d’abbigliamento?
Quando diciamo guardaroba, la prima frase che ci viene in mente è “non ho niente da mettermi”. Da adolescente era il mio mantra, passavo ore in mutande davanti all’armadio maledicendo me stessa e il giorno in cui avevo comprato quelle collant giallo fluo, i mocassini pelosi e la gonna di velluto a balze. Mia mamma, per consolarmi (spoiler: la sua tattica non funzionava), mi raccontava sempre che quando era ragazza aveva un armadio grande la metà del mio, e lo divideva con sua sorella. Eppure non aveva mai il problema di non sapere cosa mettersi!
Quindi sì, ve lo sto svelando in anteprima mondiale, tenevi forte: il guardaroba capsula non è niente di trascendentale, non è una trovata del nuovo millennio e non è nemmeno così difficile da realizzare.
Non ci vuole mica un genio per capirlo:
meno vestiti = meno opzioni = meno tempo sprecato a decidere.
Pinterest è invaso di schemi che illustrano benissimo come possiamo comporre 740 outfit diversi con soli 9 capi d’abbigliamento e 3 paia di scarpe.
Per non parlare delle foto di cabine armadio made in Ikea, ordinatissime e illuminate da una luce ultraterrena.
E allora dov’è la fregatura? Beh, la fregatura non c’è. L’unica fregatura qui è che troppo spesso non sappiamo resistere alla tentazione di comprare, comprare, comprare. Usiamo lo shopping come valvola di sfogo quando siamo stressati, ci lasciamo convincere a comprare merda solo perchè ci dicono che è in saldo, che è un affare, che se costa poco allora ne abbiamo bisogno. E il risultato è un armadio incasinato, che non ci rappresenta e pieno di abiti che non indossiamo mai (quante occasioni possiamo avere di indossare delle collant giallo fluo, dopotutto?).
MA COME SI FA A REALIZZARE UN GUARDAROBA CAPSULA PER NEGATI?
Guardiamo in faccia la realtà: il nostro armadio è pieno di roba, ma i vestiti che indossiamo realmente sono pochi. Il segreto è tutto in questa frase! I vestiti che indossiamo realmente sono pochi: e allora cosa teniamo a fare tutto il resto? Ci sono molti metodi per realizzare un guardaroba capsula, e di sicuro sono tutti validi.
Se volete semplificare la vostra esistenza partendo dall’armadio ma pensate di essere negati…seguire questi 4 step dovrebbe fare al caso vostro.
Investire in capi basic di buona qualità.
Non è una novità: i capi basic saranno anche noiosi ma sono quelli che ci salvano il culo gran parte delle volte. Per dirla in modo più romantico: sono la tela bianca sulla quale dipingere il nostro stile. Se questi capi sono anche di buona qualità (che non vuol dire necessariamente pagare una t shirt 90 €) dureranno di più, permettendoci di non ritrovarci tra due mesi con il problema di doverne comprare di nuovi.
Abiti che durano di più inquinano anche meno. L’industria della moda –leggi: fast fashion- è una delle peggiori fonti di inquinamento ambientale. Certo, non tutti possiamo permetterci di spendere i nostri soldi in capi d’abbigliamento etici (e più costosi) ma possiamo comunque contribuire, impegnandoci a far durare di più quelli che abbiamo.
Determinare il proprio stile
Una volta che abbiamo una buona base, possiamo dare un tocco di personalità al nostro guardaroba. Alcuni lo definiscono “uniforme”: se ti piace indossare jeans e camicia, indossa jeans e camicia! Molte persone di successo usano questo sistema (persino Mark Zuckerberg), ma scommetto che non ve ne siete mai accorti. La chiave è proprio qui: alla gente non importa un fico secco di come si vestono gli altri. Siamo tutti troppo presi da noi stessi per fare caso a quante camicie possiede il nostro collega di lavoro, non vi pare? Indossare gli stessi abiti un po’ più spesso non fa male a nessuno.
Determinare la propria palette
Vi potete sbizzarrire con l’armocromia, la cromoterapia, e tutto quello che vi viene in mente. Scegliete 3 o 4 colori che si abbinano bene tra di loro e che vi piacciono, e attenetevi a quelli. Non posso sottolineare abbastanza quanto sia improbabile riuscire ad abbinare delle collant giallo fluo. Per esempio: per questo inverno ho deciso che i miei colori saranno nero, grigio, rosa e verde oliva, infatti possedevo già degli indumenti di questi colori. Mi sono solo limitata a scremare ciò che non c’entrava nulla/mi stava male/era ormai vecchio e rovinato.
Via tutto il resto
Le guru del minimalismo vi diranno il numero di vestiti che il vostro guardaroba capsula dovrebbe contenere…ma chi ha voglia di contare i propri vestiti?? L’importante è che non siano 10 paia di pantaloni e 30 maglioni, per intenderci. E soprattutto, l’importante è che quando aprite il vostro armadio, vi piaccia ciò che vedete.
I VESTITI HANNO 3 FUNZIONI:
-Coprirci: per fortuna o purtroppo non è ancora socialmente accettabile girare nudi.
-Comunicare chi siamo: non è sbagliato usare il nostro stile per comunicare al mondo ciò che siamo, purchè non sia l’unico mezzo che usiamo per farlo!
-Farci stare bene: se non ti senti strafiga quando indossi un vestito, buttalo!
Ma dove finiscono tutti i vestiti che decidiamo di non indossare?
Non vogliamo creare montagne di rifiuti, e nemmeno buttare via vestiti che ad altri potrebbero servire. Per questo le soluzioni sono davvero tante: regalare i vestiti ad amici e parenti a cui potrebbero piacere, donarli a chi ha più bisogno, venderli al mercatino dell’usato o su internet. Armadio Verde ad esempio è un sito che funziona più o meno come un mercatino dell’usato dei vestiti.
Quello che non abbiamo ancora detto è che durante il processo di decluttering del guardaroba saremo indecisi su metà dei nostri vestiti. Magari perchè in quel paio di jeans non ci entriamo più ma ci piace sperare che un giorno ci sveglieremo con 3 taglie in meno (invece che con tre TEGLIE in più), o perchè quella maglietta ci ricorda un bellissimo concerto a cui siamo andati. Per questo molti suggeriscono di procurarci uno scatolone del “FORSE”, dove riporre tutti gli indumenti su cui siamo incerti.
Mettiamo lo scatolone in garage, in soffitta o sotto al letto (io ne ho BEN TRE sotto al mio). Quasi sicuramente finiremo per dimenticarci cosa c’è in quello scatolone, e se ciò accade vuol dire una cosa sola: quei vestiti sono pronti a lasciarci. Anzi, riformulo: noi siamo pronti a lasciarli andare. Scopriremo infatti che i ricordi di quel concerto non sopravvivono in noi grazie alla maglietta. E che quasi sicuramente dentro a quei jeans non ci entreremo mai più.
Per finire, l’ultimo vantaggio di un guardaroba capsula è la varietà di stili e colori che possiamo avere pur con pochi capi d’abbigliamento. Infatti spesso non indossiamo qualcosa solo perchè “siamo stufi” di vederlo appeso lì.
E’ pressoché impossibile stancarsi di un capo, se lo vediamo solo per pochi mesi all’anno.
Ad esempio, la mia palette per la prossima primavera è composta da colori completamente diversi di quelli di questo inverno: E’ più divertente, rinfresca il proprio stile e non ci fa annoiare dei nostri vestiti. Anzi, ce li fa amare di più…perchè un po’ mi mancano le camicette di pizzo sangallo che aspettano la primavera per uscire dalla scatola.
Nel prossimo articolo parleremo di cos’hanno in comune il cucito e il guardaroba capsula.
M.
Appassionata di cucito e arti tessili, aspirante minimalista. Mi piace fare le cose a modo mio…possibilmente a mano!
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